martedì 10 novembre 2015

La via ferrata del Vajont, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia (ITA)

La via ferrata del Vajont, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia



Nasce nelle Dolomiti la strepitosa via ferrata del Vajont, la “Ferrata della Memoria”, nata da un geniale idea di Fabio Bristot “Rufus” delegato del Soccorso alpino delle Dolomiti Bellunesi che ha voluto ricordare anche attraverso lo sport la tragedia del Vajont.

Le Guide Alpine Cortina hanno operativamente costruito la via ferrata del Vajont apportando la loro conoscenza maturata in decenni di esperienza nella costruzione e mantenimento delle più famose vie ferrate delle Dolomiti, localizzate principalmente a Cortina d’Ampezzo. 
L'attacco del nuovo percorso attrezzato è raggiungibile facilmente grazie alla strada che da Longarone porta a Erto. 
Nello specifico giunti all'ultimo tornante verso sinistra, dove è posto un cartello che indica la via ferrata e un comodo parcheggio, si prosegue su una stradina verso destra che porta, dopo circa cento metri, in prossimità di una galleria dove si trova l’inizio del sentiero localizzato sulla destra.

Scarica la locandina.

Inizialmente si scende per pochi metri fino a raggiungere lo spettacolare canale che portava l'acqua dal torrente Vajont alla cartiera di Codissago già alla fine del 1800.

Si prosegue questo canale fino a trovare una prima galleria di circa 150 m per la quale è consigliato portarsi una pila, seguita da una cengia con cavo da via ferrata, un’altra galleria più corta e altra cengia più esposta ma facile.
Al termine della cengia si raggiunge una scala che segna l’inizio della parte difficile con i primi 100 metri impegnativi ed esposti.


Subito dopo, grazie anche a una serie di cenge, si arriva a uno spallone intermedio, dove inizia la seconda parte verticale sempre difficile ma meno impegnativa della precedente, per poi proseguire su un’altra cengia verso destra e una seconda scala. Da qui si segue un intaglio nella roccia, costruito per far passare la teleferica che da Longarone portava i calcestruzzi fino sul cantiere della diga del Vajont, da dove in 5 minuti si arriva al sentiero 380 grazie al quale si raggiunge infine la diga del Vajont con la possibilità svoltando a sinistra di ritornare alla partenza.
Complessivamente ci sono 600 m di ferrata sul canale iniziale, seguiti da altri 60 in verticale. La difficoltà è facile nel tratto iniziale e molto difficile in quello seguente. Il tempo di percorrenza stimato è di circa 2/2,5 ore.
Dopo la bellissima falesia di Erto, grazie alla nuova via ferrata del Vajont questa zona e le sue pareti diventano ancor più un luogo ideale per gli appassionati di montagna.
Grazie alla nuova via ferrata, quello della memoria legato alla Diga del Vajont proponendo anche la visita del Museo Longarone Vajont Attimi di Storia, quello architettonico proponendo la visita a Erto vecchia, e quello enogastronomico legato al rapporto tra il Gelato Artigianale e Longarone.






Località di parcheggio: L’attacco del nuovo percorso attrezzato è raggiungibile facilmente grazie alla strada regionale 251 che da Longarone porta a Erto. Nello specifico, dall'abitato di Codissago salire fino al sesto tornante, dove è posto un cartello che indica la via ferrata.
Dislivello salita e ferrata: 260 + 700 m
Tempo medio di salita: 2/2,5 ore
Difficoltà : A-B-C-D Media/Difficile. La difficoltà è facile nel tratto iniziale e molto difficile in quello seguente
Attrezzatura necessaria: set da ferrata, casco, pila frontale

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